Quante storie sulla luna… a cinquant’anni dall’allunaggio

COMUNICATO STAMPA:

Quante storie sulla luna… a cinquant’anni dall’allunaggio è il titolo della mostra che inaugureremo sabato 13 aprile, dalle 16.30, nei nostri spazi espositivi. Suggestioni ed emozioni, suscitate dallo sbarco sulla luna, sono state interpretate da oltre 50 artisti che hanno realizzato appositamente sculture, installazioni e opere pittoriche sull’argomento.

20 luglio 1969, alle ore 20:17:40 UTC: una data memorabile per la storia dell’uomo. A breve saranno cinquant’anni da quando l’uomo ha compiuto i primi passi sulla superficie lunare.

Neil Armstrong, comandante della missione spaziale Apollo 11, si affaccia da uno sportello laterale del modulo lunare distaccatosi dalla navicella spaziale e discende una scaletta che lo porta sul suolo della luna; seguito, dopo qualche ora, da Buzz Aldrin, mentre l’italiano Michael Collins, nato a Roma, orbitava attorno alla luna, in attesa del rendez- vous. 350 mila persone hanno progettato, fabbricato e collaudato i complicati sistemi e i mezzi all’avanguardia della tecnologia per lanciare l’equipaggio, oltre ad avere ideato le fasi delle varie manovre di aggancio e ancoraggio dei moduli che componevano l’astronave. Grazie alla loro genialità e al loro impegno, l’umanità ha finalmente “colonizzato” quel misterioso satellite che descrive una traiettoria ellittica intorno alla terra. Dai primordi della storia, l’uomo lo ha osservato a distanza, volgendo il suo sguardo, denso di interrogativi, alla volta celeste: prima lo ha venerato come una divinità, poi ha cominciato a considerarla compagna della terra e, alla fine, l’ha raggiunta, l’ha toccata con mano, solcando lo spazio siderale che la separa dal nostro pianeta. I tre coraggiosi esploratori hanno percorso 384 mila chilometri, temendo in ogni istante per la loro vita, nell’intento di cambiare radicalmente la percezione dell’universo. 900 milioni di persone quella notte erano davanti alla televisione. Purtroppo il segnale era pessimo e quello che riuscimmo a vedere erano soltanto ombre sfocate e voci confuse. La luna, fino a quel momento, era stata un fenomeno letterario e all’improvviso divenne un fatto reale. Seguire in tv le fasi della conquista, potendo allo tempo vedere la luna dalla finestra dI casa propria fu, come disse, il sociologo Domenico De Masi, “avere il teatro di Vienna in giardino e osservare il palco dal piccolo schermo”. In compenso, da quel momento, la luna, di cui vennero diffuse mappe e dati tecnici, perse un pò del proprio mistero e anche l’interesse mediatico, da quel momento, ebbe un forte declino. Come sentendo di essere di fronte allo svolgimento di un evento storico, l’umanità rimase attonita, quasi per rispetto: quella dell’allunaggio fu la prima notte senza furti ne rapine da 10 anni a quella parte: a Milano il centralino della polizia squillò solo 2 volte (per una lite e per un falso allarme); a Bologna e a Roma il copione non fu diverso. L’allunaggio ruppe le nostre certezze, annullò ogni differenza tra categorie e classi sociali: ognuno di noi si sentiva un uomo qualunque tra miliardi di uomini qualunque, troppo piccoli di fronte alla grandezza della vicenda. L’applauso per il primo passo di Neil Armstrong fu un gesto che accomunò l’Italia e il mondo. Tutti si immedesimarono in quei tre astronauti che non erano supereroi, ma persone normali con i limiti, le debolezze e le insicurezze di ogni uomo.

Opere di:
Aidan, Guido Airoldi, Daniele Alonge, Andrea Anselmini, Bruno Bani, Ilde Barone, Giorgio Bevignani, Dorothy Bhawl, Max Bi, Corrado Bonomi, Fabrizio Braghieri (Bixio), Angelo Brescianini, Dario Brevi, Massimo Caccia, Marco Casentini, Gianni Cella, Amanda Chiarucci, Angelica Consoli, Fabrizio Corbo, Luigi D’Alimonte, Severino Del Bono, Sandro Del Pistoia, Ivan De Menis, Marica Fasoli, Manuel Felisi, Claudio Filippini, Enzo Forese, Andy Fluon, Andrea Francolino, Theo Gallino, Michael Gambino, Riccardo Gusmaroli, Omar Hassan, Mimmo Iacopino, Ugo La Pietra, Giorgio Laveri, Adolfo Lugli, Roberto Malquori, Gian Marco Montesano, Demis Martinelli, Elena Monzo, Luca Moscariello, Barbara Nati, Daniela e Patrizia Novello, Enzo Nucara, Daniele Papuli, Pino Pascali, Lia Pascaniuc, Francesca Pasquali, Paola Pezzi, Pietro Pirelli, Ario Pizzarelli, Tom Porta, Alfredo Rapetti Mogol, Sandi Renko, Edoardo Romagnoli, Leonardo Rota Gastaldi, Alessandra Rovelli, Pinuccio Sciola, Lapo Simeoni, Giorgio Tentolini, Vincenzo Todaro, Giovanni Viola, Andrea Viviani, Carla Volpati, Giorgia Zanuso

“Supernove”
Titolo e statement  dell’opera di Lia Pascaniuc

Il cielo non è immutabile, l’universo si espande, quindi è liquido. Le Supernove sono potenti esplosioni di stelle, di solito quelle più grandi e lontane nell’universo, che emettono una luminosità abnorme ed in contemporanea forniscono tantissima energia in funzione alla loro dimensione.  Nella nostra Galassia le supernovae sono eventi molto rari, l’ultima osservata fu nel febbraio 1987, visibile ad occhio nudo, nella Grande Nube di Magellano, una piccola galassia irregolare che dista da noi circa 160.000 anni luce. Stiamo aspettando con ansia la prossima vicina a noi!

50 anni fa nel viaggio verso la scoperta della Luna, che è a Sua volta un radioso corpo celeste che brilla di luce riflessa, visualizza innanzitutto una prospettiva diversa ed un futuro leggermente più “roseo” come la luce attraverso il rilievo non uniforme dell’opera.

L’opera “Supernove” è stata realizzata ad hoc per celebrare questo importante avvenimento, grazie al confronto e alla conoscenza dell’astrofisico, Dott.ssa Claudia Travaglio, per ricevere più lumi su questa materia così affascinante. Dal materiale che ho confrontato mi sono appassionata alle così dette “polveri di stelle”, presenti in grande quantita’ nei residui di supernovae, formate da elementi chimici come silicio, carbonio e ferro, e scoprendo che queste polveri, intrappolate in meteoriti e studiate in laboratori specializzati, ci possono veramente raccontare da dove provengono e in esse possiamo leggere la storia della stella da cui provengono.

Lia Pascaniuc, Supernove

SCHEDA TECNICA

Quante storie sulla luna…a cinquant’anni dall’allunaggio
INAUGURAZIONE Sabato 13 aprile 2019, dalle ore 16.30
DATE Da sabato 13 aprile a sabato 20 luglio 2019

Colossi Arte Contemporanea
Corsia del Gambero, 16 – 25121 Brescia
tel. +39 030 3758583; cell. +39 338 9528261
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Antonella e Daniele Colossi