IL «GLOBAL WARMING» DI LIA PASCANIUC A «HUMAN RIGHTS?#CLIMA»

Fondazione Opera Campana dei Caduti, Rovereto

7 settembre 2019 – 31 dicembre 2019

COMUNICATO STAMPA

Non poteva mancare una sezione della “Vita Liquida” – Global Warming della visual artist torinese Lia Pascaniuc a “Human Rights? #Clima”, la rassegna internazionale che vanta artisti provenienti da 35 Paesi e che dal 7 settembre al 31 dicembre presso la Fondazione Opera Campana dei Caduti di Rovereto affronterà il tema dei cambiamenti climatici e della sfida globale che questi comportano. Centosessantasette artisti chiamati proprio a scuotere le coscienze e a far riflettere attraverso le loro opere.

Dal 2009 Lia Pascaniuc, rumena di origini, ma che ha scelto Torino per vivere, affronta con la sua arte (coadiuvata nelle sue ricerche da professionisti sul tema) il fenomeno del clima e di conseguenza la trasformazione dei paesaggi naturali e gli impatti significativi: il mutamento delle condizioni meteorologiche, l’innalzamento del livello del mare e altri fenomeni meteorologici ancora più estremi. Indaga e riflette su come a volte queste trasformazioni siano condizionate dalla mano dell’uomo che le antropizza e di come, invece, altre volte siano del tutto indipendenti dall’emergenza legata al surriscaldamento dell’acqua, con rituali di passaggio irreversibili secondo il principio della termodinamica.

Global warming è raccontato attraverso le sue opere, rappresentando l’acqua in tutte le sue forme. La vita sulla terra è nata dall’acqua e l’artista rende omaggio alle sue espressioni nell’intero progetto intitolato Vita Liquida (pubblicato nel 2015) dal quale è tratta l’opera attualmente esposta a Rovereto, dopo le tappe nei musei dei Comuni di Milano, Parma e Sestriere.

“Non vorremmo mai sapere che cosa potrebbe accadere se solo una corrente oceanica cambiasse il suo corso – spiega Lia Pascaniuc nell’opera “I migranti ambientali dove andranno?”. Se le vaste distese di permafrost intorno al Artico si scongelassero del tutto, liberando così grandi quantità di metano, gas serra peggiore dell’anidride carbonica, o se grazie ai nostri scarichi di CO2 aumentasse l’acidificazione degli oceani. Tantissime specie marine dipendono da una ristretta forbice nel Ph, specie che sono alla base della catena alimentare della quale noi siamo al vertice e dalla quale dipendiamo. Sarà sempre in grado la natura di garantire una certa stabilità? Lo speriamo.”

Il cambiamento climatico deve interessare i Paesi e le persone di tutti i continenti. Esso sta sconvolgendo le economie nazionali, con costi alti per l’intera comunità, ma che domani saranno ancora più gravi. Il programma per lo Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 sta proprio affrontando questo tema.

Per informazioni relative all’evento Human Rights? #Clima organizzato da AIAPI con UNESCO Official partner consultare

http://aiapi.it/clima

Fondazione Opera Campana dei Caduti | Rovereto | Trentino | Inaugurazione 7 settembre ore 18.00

Info: ufficiostampa@liapascaniuc.com e clima@aiapi.it