02 Mar AURORA LIGHT
“Aurora Light” in mostra virtuale al Trento Art Festival; tour 3D sulla piattaforma Kunstmatrix fino al 20 marzo 2022.
Presente per la seconda edizione del Trento Art Festival, on line dal 1 al 6 marzo, primo festival italiano di arte contemporanea nativo digitale.
Il Festival, nato dall’esigenza di condividere l’arte durante le restrizioni anti Covid, si è ricavato un proprio spazio nella scena fieristica italiana, grazie alla sua originalità e accessibilità. Sono infatti 65 i progetti provenienti da tutto il mondo e che con questa formula virtuale potranno essere “visitati” da chiunque.
I lavori della visual artist Lia Pascaniuc sono esposti nell’Open Section, con quelli di artisti provenienti dall’Albania, Austria, Cipro, Francia, Grecia, Lituania e Spagna, dislocati nei 26 mila metri quadrati virtuali, che compongono le quattro sezioni: Main Section, Trento Art Prize, Open Section e la sezione Reload. Art director Mauro Defrancesco.
“Grazie alle nuove tecnologie, come la piattaforma Kunstmatrix, noi artisti possiamo portare arte e bellezza in tutte le case, soprattutto in periodi come questi, difficili, bui e in cui il mondo fatica a trovare ottimismo e speranza. L’arte, da sempre, ha curato l’animo umano ed è stata portatrice di messaggi importanti. Pur nel rispetto dell’esperienza reale e della ricchezza in termini culturali che una visita in un museo o in una galleria offrono, sono felice che ci siano alternative per non spegnere la parola degli artisti, quando non si può viaggiare e non si possono vedere le opere dal vivo. Il Trento Art Festival è un’opportunità per chi espone e per i fruitori”.
Aurora Light sono una serie di foto che raccontano, ricreano e immortalano i colori e le sfumature provocate dalle eruzioni di vapore caldo quando entrano in contatto con l’atmosfera. Fenomeni ottici che si possono ammirare nei Paesi Nordici e che offrono uno spettacolo di bellezza e perfezione. Le opere sono state ricreate in studio attraverso un’installazione di acqua in ebollizione, i cui vapori sono stati ripresi da una fotocamera in interazione con riflettori e flash, per fermare un istante unico di sfumature pure e impalpabili.